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Progetto: 3.1 – 2004



“Continuiamo a star bene, insieme, a scuola”



-Modulo Genitori-





PROGRAMMAZIONE DIDATTICA


Premessa Premesso che il fine del progetto è quello di migliorare la qualità della vita di tutte le persone coinvolte, con questo modulo, si cercherà di rimuovere le manifestazioni di malessere generatesi all’interno dei rapporti tra genitori e figli, creando così il presupposto per “star bene” in una scuola, vista come luogo in cui vive una grande famiglia dove i componenti lavorano insieme e si aiutano a vicenda per superare le difficoltà condivise.

Obiettivo generale L’obiettivo generale sarà dunque quello di aumentare le competenze psico-sociali delle persone al fine di poter incidere sulle cause dei fenomeni che producono malessere e sintomi. Individuare e stimolare l’attivazione di misure che modifichino in positivo i comportamenti e lo stile di vita delle persone, soprattutto da un punto di vista relazionale. Per raggiungere tale obiettivo, si cercherà di diffondere una sensibilità psicologica nei rapporti tra le persone in genere, in particolare favorendo e potenziando competenze riguardo a problematiche relative al periodo della preadolescenza.

Obiettivi specifici
  • conoscenza dei processi dell’età evolutiva: cenni sulle teorie della personalità, sviluppo affettivo, cognitivo, sociale
  • conoscenza delle problematiche legate al periodo della preadolescenza
  • sviluppo di competenze relazionali, cenni di tipologia caratteriale
  • apprendimento ed utilizzo di tecniche comunicative verbali e corporee
  • acquisizione di competenze sul tema della tossicodipendenza
  • conoscenza del fenomeno alcolismo e tabagismo in chiave psicosomatica
  • educazione alimentare: origini psicologiche dei disturbi alimentari
  • educazione sessuale: analisi degli stereotipi appresi nel contesto socioculturale d’appartenenza ed assunzione di un atteggiamento critico verso di questi



ORGANIZZAZIONE MODULARE DEI CONTENUTI

Modulo 1: pubertà e sviluppo psicofisico, strategie di ascolto e di dialogo
Modulo 2: anoressia e bulimia in una prospettiva relazionale
Modulo 3: la droga, il sistema famiglia, strategie comunicative efficaci
Modulo 4: alcolismo e tabagismo, ottica sistemico-relazionale
Modulo 5: il bullismo: l’ascolto, competenze relazionali e intervento


UNITA’ DIDATTICHE

Modulo 1
U.D.1 aspetti cognitivi ed emotivi della personalità dell’adolescente
U.D.2 psicopatologia: crisi e rotture in adolescenza

Finalità – Acquisire ed incrementare una sensibilità psicologica atta ad intuire, affrontare ed elaborare problematiche relative alla crescita e allo sviluppo psicosessuale.

Modulo 2
U.D.1 psicopatologia delle condotte centrate sul corpo
U.D.2 disturbi delle condotte alimentari: anoressia e bulimia

Finalità – Conoscenza dell’origine e dello sviluppo del disturbo alimentare, con cenni di comprensione psicodinamica, concetto di capro espiatorio e schema di invischiamento familiare.

Modulo 3
U.D.1 tossicomanie: droghe e loro effetti, fenomenologia del vissuto
U.D.2 introduzione ad una visione psicologica della tossicomania

Finalità – Sviluppare competenze comunicative e di ascolto, relative alle problematiche dell’adolescente in un’ottica interpersonale del comportamento antisociale.

Modulo 4
U.D.1 determinanti psicologiche dell’alcoolismo e del tabagismo
U.D.2 fattori di personalità e famiglia multiproblematica

Finalità – Prevenzione del fenomeno con incremento di abilità specifiche volte a far fronte a situazioni ad alto rischio.

Modulo 5
U.D.1 problematiche emozionali del bambino in un contesto scolastico
U.D.2 problematiche emozionali dell’adolescente aggressivo

Finalità – Conoscenza, studio della diffusione, e delle cause psicologiche del fenomeno bullismo.


METODOLOGIA
L’attività prevista, inizierà con una breve presentazione degli operatori (tutor e psicologo) e di tutti i partecipanti (dire qualcosa di sé, compresi pregi e difetti del proprio carattere). L’obiettivo di tale metodo è quello di facilitare la creazione di un gruppo di lavoro come strumento di intervento, attraverso la divulgazione di tecniche di comunicazione efficace e di self-change.
Una particolare enfasi verrà posta sugli aspetti e le modalità della comunicazione: linguaggio verbale e non verbale, paralinguistica, mimica facciale, sguardo, movimenti del corpo, postura, distanze, gesti. Si cercherà così di far emergere ed individuare l’assunzione di atteggiamenti relazionali tipici di ogni partecipante, promuovendone quelli positivi e produttivi, per una migliore coesione del gruppo. L’accento verrà posto sullo sviluppo di risorse e potenzialità personali, per stimolare la disponibilità al cambiamento, tramite la promozione di gruppi di tipo auto-aiuto. Un primo passo sarà quello di analizzare i bisogni, le percezioni e le rappresentazioni delle persone inserite nello specifico contesto ambientale, sondando gli atteggiamenti e le aspettative presenti, nonchè gli stili di rapporto interpersonale.
L’intento sarà quello di sviluppare capacità e risorse personali, competenza, potere di generare alternative nuove, capacità di sentirsi responsabili per ciò che succede nelle relazioni disfunzionali e problematiche in genere.
Una modalità di intervento avverrà attraverso la consulenza offerta ai partecipanti, con lo scopo generale di migliorarne le capacità e le risorse, per il conseguimento degli obiettivi. A tal scopo sarà opportuno creare un’atmosfera di stima e fiducia reciproca, cercando di stimolare la comunicazione e la cooperazione, attraverso la modalità dell’ascolto attivo.
La trattazione di ogni modulo, da parte dell’operatore, attraverso una breve introduzione al tema, verrà seguita da una discussione in gruppo e dall’esposizione da parte dei partecipanti di eventuali problematiche familiari o personali collegate al tema trattato. L’aspettativa da parte dell’operatore è che una tale analisi, fatta insieme al gruppo, dovrebbe rilevare le aree problematiche, le variabili a cui questi problemi sono correlati, ma anche i punti-forza ed i fattori sui quali è più agevole intervenire, considerando anche il lavoro interdisciplinare condotto dall’équipe.
Sarà utile creare e favorire, all’interno del gruppo, una relazione di sostegno, comprendente comportamenti di ascolto ed accettazione, che esprimano interesse e comprensione. Si daranno informazioni sulle tecniche di gestione dei conflitti, affinchè siano gli stessi soggetti a trovare modi nuovi e creativi di soluzione dei problemi, accrescendo così la possibilità di controllare attivamente la propria vita (empowerment).

SUSSIDI
Fotocopie del materiale informativo sui temi più importanti, trattati durante gli incontri.

VERIFICA
Discussione libera in gruppo.

Dr. Roberto Ruga





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