Questo sito utilizza cookie. Se prosegui la navigazione accetti il loro uso. Informativa estesa [X]


Psicologia del DonGiovanni




<--- Precedente   Successivo --->

Lieto di ricevere un commento riguardante l'attuale video.




10/11/12 - 18:41 - Elena  
ma ci sarà pur qualcosa che riesca a scuotere i cosiddetti ''Don Giovanni'' o sono destinati a non poter amare a vita?
10/05/12 - 10:49 - PIETRO DALL'OGLIO 
Egregio Dottore ho da poco letto il libro amare e tradire di Aldo Carotenuto, poi sono entrato su youtube digitando Carotenuto e ho scoperto Lei e i suoi interessantissimi ed emozionanti video, le posso dire che io sono un tipo alquanto originale diciamo un sentimentale introverso ma anche un pensiero estroverso non per niente promotore finanziario e cantautore, direttore di una compagnia rafting, padre di 4 figli di tre madri che si amano tra loro (parlo dei figli ovviamente) insomma vogliamo dire un po' folle ...ma felice ...amore e follia dice Jung, giusto! mi sono permesso di scriverle questa email per aprire un primo contatto con lei, ho fatto analisi nel 96 per un anno e mezzo ho visitato la stanza del lutto ho imparato a perdonarmi e a tradire per la mia individuazione ...ancora in cammino come tutti ...il 27 sett 2010 mi hanno sostituito una valvola aortica con una biologica ...ho veramente tante considerazioni psicologiche da fare con lei se crede possano interessare, la prima che mi salta in mente e' che noi operati potremmo avere un ruolo importante mettendoci a disposizione per incontrare nostri coetanei che si devono operare ad es. io (55 anni) ecc. ecc ...poi volevo dirle che ho aperto un blog su facebook che si chiama la psicologia e' importante ma per favore gli psicologi a piccole dosi (io sono laureato in economia ho solo fatto terapia e letto una decina di libri di tale argomento) ma sono convinto dell' importanza della psicologia preventiva, perche' insegnare a nuotare quando si sta affogando?? se crede posso essere piu' preciso ...e comunque la sua iniziativa di pubblicare i video su you tube va proprio nella direzione giusta …non fare della psicologia una cosa di super elite ma accessibile a molti per prepararsi al momento della crescita , del lutto dell'affrancamento ecc…ecc con stima Pietro dall'Oglio www.negrobianco.com (se va su questo sito potra' ad es. leggere il testo di un mio brano Ruwenzori .........ci sono degli amori che non puoi dimenticare violenti come rapide disperate verso il mare ...sono i viaggi piu' impervi che l'analisi fa fare per scavare in te stesso come canyon da esplorare ...generazioni e religioni si fa fatica a capire santificare una vita senza per forza soffrire ..ma l'inconscio e' piu' spesso una catena prepotente che ci cambia la rotta come gli occhi della gente .....si potevo essere libero di godere del tuo amore di abbandonar me stesso ai tuoi raggi di sole seguendo un sogno assurdo ti ho costretto a partire barattando il mio piacere a quel dolore ancestrale .....ecc. ecc ho tante idee dottore anche quella di utilizzare i testi e le musiche delle mie canzoni per creare dei momenti teatrali/ analisi nei quali il pubblico interagisce con i diversi argomenti delle canzoni guidati da un personaggio magari in gamba come Lei CON STIMA PIETRO DALL'OGLIO
01/10/11 - 10:50 - Luigi Ambrosetti (Varese) 
Analisi chiara e approfondita, tema attuale e di estremo interesse. Complimenti anche per il sito.
22/09/11 - 16:03 - Roberto Ruga 
Eros è felicità e infelicità, paradiso e abisso, pienezza e sconforto, estasi e disperazione, attrazione e repulsione, unione e solitudine, confronto e trasformazione, rapimento e iniziazione, bisogno e dipendenza, vulnerabilità e perdita delle proprie certezze… ovvero paura. L’eros disorienta, svia, conduce in un altrove imprevedibile, crea movimento psichico, stabilisce nuove connessioni, ingenera l’anima, agita acque stagnanti, rimuove i blocchi con i quali ci impediamo di vivere, ci strappa via l’identità e infine, dopo essere apparso, scompare. L’amore è una tempesta emotiva che travolge l’Io, lo obnubila, ne dissolve i confini, e in quell’istante può rivelare l’uomo a se stesso, lacera l’individuo e lo ricompone attraverso il dinamismo segreto degli opposti, spalancando così gli occhi e rendendo chiaroveggenti, uomini e bambini al tempo stesso, iniziandoci alla vita e alla morte, ci insegna a danzare con il dolore. L’altro è un’avventura inesauribile, ci strega con la sua ineffabilità, è irraggiungibile, inclassificabile e per questo suscita e alimenta il desiderio, la ricerca: ci rende vivi, vitali, tanto che egli diviene l’origine della nostra gioia e delle nostre risposte. E’ un’apparenza allusiva che rimanda a significati nascosti, vive nel segreto, è la menzogna che mi permette di vedere la verità, poiché incarna e fa rivivere il mio pianeta interiore, resuscita i miei fantasmi e poi colma il mio senso di vuoto, avvolgendomi nel suo mantello. Egli coincide con il mio desiderio inconscio, lo rappresenta e lo evoca così che io mi arricchisco di uno psichismo a me sconosciuto, attingo nel mio stesso immaginario che ora è attivato consentendomi l’inabissamento, la traversata del mare, il cammino della libido verso le origini e dunque un’esperienza trasformativi, ovvero lo sciogliersi dell’abbraccio inconscio: il rischio è lo smarrimento, il premio è la rinascita: si apre la storia. L’innamorato è colui che è in uno stato di squilibrio, sembra vacillare dinnanzi alla promessa di assoluto e di totalità che l’altro incarna. E’ mosso da un senso di illimitato, ma ciò che riesce ad afferrare è limitato, così è spinto alla ricerca, è attivato dalla negazione dell’amante, ricoperto di fiori e insulti. La sua energia scorre tra la radice e la chioma, collegando e fondendo gli opposti nell’attimo del naufragio: è allora che incontriamo l’ignoto e capiamo delle cose nuove. La conflittualità è lo stile di vita dell’innamorato, il disorientamento è la sua condizione esistenziale, una nave senza nocchiero in un mare in tempesta ne è il ritratto. Il sesso conturba i sensi, li altera, sconvolge l’assetto, rompe la quiete, contamina chi è sano, si propaga dentro le forme, comunica il nucleo, lo spirito; si trasforma in dono e svanisce dopo essersi mostrato, si eclissa dopo essersi presentato, impallidisce dopo aver bruciato, infine, si oscura lasciandoci una promessa. La creatività è la modalità infantile e ideale di entrare in relazione con il mondo, quindi con l’altro, in maniera empatica e diretta, dunque profonda. Essa trasforma le cose, la vita, il mondo, perciò seduce e lo fa in un solo modo: attraverso la via delle emozioni. La creatività è la risposta più ampia che possiamo dare al dolore, al vuoto. Consente di “essere” nella propria storia e nel mondo, tramite uno slancio vitale e personale. E’ una dimensione interna, uno stato d’animo di ispirazione e “vibrazione”, una modalità di relazione, un atteggiamento affettivo, una scintilla divina che consente di vedere la meraviglia, raccontarla, rappresentarla. La polarità ed il conflitto ne sono all’origine, sua dimora è l’inconscio. Si dice infatti che il sogno sia arte poetica involontaria, ma per “sognare” è necessaria una capacità regressiva dell’Io verso l’inconscio, dove è riposta la ricchezza psicologica. La libido fluisce così al punto di origine e tale discesa nel mondo sotterraneo è di per sé creativa, in quanto permette il bagno nel processo primario, il ritiro nel vuoto fertile: l’Io incontra l’assurdo, l’irrazionale, permettendo la congiunzione degli opposti che caratterizza l’uomo creativo, vitale, audace, disposto a giocarsi la vita, nel rischio dell’annientamento e della dissociazione. Il guadagno che questo processo di discesa/morte/rinascita comporta è una migliore recettività che deriva dall’apertura all’inconscio e all’alterità. Io aperto, significa Io recettivo, capace di lasciarsi dominare dagli oggetti e di incontrare la meraviglia: una delle finestre che aprono alla creatività. L’elaborazione e la tolleranza del conflitto portano l’uomo creativo ad una libertà interiore contagiosa quanto seducente. E’ tale scelta autentica, il simbolo della vittoria sull’esistenza. Roberto Ruga (tratto dalla mia tesi di laurea)
09/01/11 - 22:39 - S. Bagnolo (Firenze) 
Complimenti per l'abilità con cui riesce ad esprimere concetti complessi in pochissimi minuti. Video preziosi, tutti.
09/07/10 - 10:58 - Ester (Cremona) 
Una gran bella lezione, impeccabile sotto ogni punto di vista. Un discorso complesso che testimonia come, nell’instaurare relazioni, noi stessi siamo sempre alla ricerca di controllare e sedurre l’altra persona per la quale diciamo di provare amore o attrazione. L’elemento che spesso ci sfugge è che dicendo di amare l’altro in realtà ignoriamo che stiamo “amando noi stessi nell’altro” e cioè investiamo nella relazione quelle quote narcisistiche che sono normali, ma che diventano patologiche nel momento in cui manipoliamo la relazione con l’altro soltanto per compensare noi stessi e i nostri bisogni. Ciò denota una diffusa incapacità di autoregolare le nostre emozioni e di “volerci bene” indipendentemente dal tipo di relazione che instauriamo. Molte condizioni di disagio relazionale nascono infatti dal rendere idealizzato/a il nostro compagno/a per assoggettare la sua immagine ideale ai nostri bisogni ideali che da soli non riusciamo a colmare e ciò per dare un impulso alla nostra autostima effettivamente sempre minacciata dalle sfide della vita quotidiana. Le Sue parole sono illuminanti.
29/05/10 - 16:50 - U. Donati (Roma) 
Molto impegnativo ma illuminante nel descrivere la psicologia del don Giovanni. Grazie!
21/02/10 - 08:40 - Carlotta 
posso dire che l'aiuto che ho da questo video è fondamentale per un percorso che ho deciso lucidamente di fare per una persona che sembra presentare questa patologia. Grazie
03/06/09 - 17:19 - Elisabetta (NA) 
Sono senza parole, Lei riesce a concentrare in poco tempo un elevato numero di letture psicodinamiche della personalità del Don Giovanni, tutte molto accurate e penetranti. Ciò che mi stupisce è la Sua versatilità e la Sua preparazione su temi psicologici anche molto distanti tra loro. Sarebbe stato il docente ideale che non ho mai avuto ai bei tempi universitari...
24/04/09 - 11:36 - Ivo (Palermo) 
Complimenti per la sua straordinaria analisi del dongiovannismo. Dieci minuti da ascoltare alla moviola!
17/03/09 - 19:34 - Giorgio 
Eccellente analisi del dongiovannismo. Un condensato di illuminanti interpretazioni dette tutte d'un fiato!
01/03/09 - 18:43 - Roberto Ruga
Mi fa piacere ricevere dei complimenti sul sito e sui video. Visto che ha gradito la psicologia del Don Giovanni, la invito a leggere la mia tesi di laurea sulla psicologia della seduzione, nella sezione le mie tesi. Distinti saluti Roberto Ruga
27/02/09 - 09:23 - Lori 
interessante studiare la psicologia del Don Giovanni..complimenti per il sito!!

---------
(*) Messaggio
(*) Nome:
Cognome:
E-mail:
 

(*) Campi obbligatori.



  • Torna indietro
  • Visiona i video caricati su youtube™:  youtube




  • © 2007-2024 Dr. Roberto Ruga, Psicologo e Psicoterapeuta, Vibo Valentia
    Legge sulla privacy - P. IVA: 02280480795 - Sito creato dalla Marcellinonet